CARATTERISTICHE E CICLO DI MATURAZIONE DEL CORTEN
Per attivare la maturazione dell’acciaio corten, Metalco utilizza un sistema di ossidazione tramite agenti atmosferici. Tale sistema conferisce al corten un particolare aspetto non uniforme e diverse sfumature di colore, particolarmente più visibili nelle zone delle saldature poiché la formazione della patina in questi punti è più lenta.
Le sfumature di colore, dunque, non sono un difetto.
L’acciaio corten, grazie al processo di maturazione / ossidazione che lo caratterizza, è considerato un materiale “vivo”, che può variare nel tempo, in tonalità e sfumature, a seconda della forma dell’oggetto, della posizione in cui viene installato e in funzione delle condizioni atmosferiche cui è sottoposto.
Attenzione: Il periodo medio in cui il naturale ciclo di maturazione del corten si “stabilizza”, donando al materiale una tonalità “testa di moro” tipica del corten ossidato, è di circa 12/18 mesi in presenza di condizioni atmosferiche adeguate.
Durante tale fase di maturazione, il corten può rilasciare perdite di ossido (“dilavamento”), che potrebbero macchiare le superfici ove i manufatti in corten sono posizionati: ciò è da considerarsi naturale e fisiologico del comportamento del materiale.
Per ridurre le perdite di ossido, Metalco ha messo appunto uno speciale trattamento “ANTIDILAVAMENTO”, che può essere richiesto dal cliente, dietro sovrapprezzo: tale trattamento non blocca completamente le perdite, tuttavia le diminuisce sensibilmente, oltre a conferire al manufatto un aspetto più scuro e “rifinito”.
Per quanto sopra indicato, la posa di manufatti in corten su superfici di pregio e/o porose (es. marmi, graniti, ecc…) deve essere valutata molto attentamente, anche in caso di trattamento Antidilavamento: in questi casi potrebbe essere consigliabile l’utilizzo, in alternativa, di acciaio zincato e verniciato con la “colorazione corten” messa a punto da Metalco.
Si avverte inoltre che, in prossimità del mare, l’aggressione violenta dell’aria salina, può portare alla formazione di ossidi di colore e aspetto differenti da quelli normali, con conseguente variazione delle caratteristiche estetiche delle superfici,che però non altera la buona resistenza meccanica.


di ossidazione dopo circa 12/18 mesi dall’installazione.


Richiedere le piastrine campione.
Manutenzione.
È possibile riparare piccoli difetti superficiali (strisci, ammaccature, macchie). Se il corten è naturale, senza Antidilavamento, bisogna passare una pezza di paglietta abrasiva (tipo Scotch Brite) sulla superficie, fino a eliminare il difetto. Quindi bagnare con acqua e disporre il prodotto all’esterno, finché la parte ritorna alle caratteristiche superficiali del resto del pezzo.
Se il corten è trattato con Antidilavamento, ripetere l’operazione precedente, togliendo prima i residui del precedente trattamento con la paglietta abrasiva. Quando la parte si sarà nuovamente ossidata dopo l’esposizione all’ambiente, riapplicare a pennello due mani di trattamento Antidilavamento (acquistabile da Metalco). Se nel tempo l’antidilavamento si degrada, per effetto degli agenti atmosferici o per agenti meccanici, è possibile rinnovare il trattamento secondo il procedimento appena descritto (eliminazione residui – ossidazione – riapplicazione trattamento).
Dopo la completa maturazione (in media 12/18 mesi), il corten è ritenuto stabile ed è possibile sospendere l’applicazione dell’Antidilavamento, a meno che non lo si voglia utilizzare al fine di ravvivare la superficie, rendendola più lucida e uniforme.
In caso di dubbi sulla corretta procedura di manutenzione, è possibile rivolgersi all’Ufficio Qualità di Metalco per una consulenza.
Prescrizioni generali valide per tutti i prodotti Metalco in qualsiasi materiale
Al ricevimento della merce, qualora non sia possibile procedere entro pochi giorni al suo posizionamento e/o al montaggio, questa deve essere tassativamente liberata dal materiale plastico (nylon) d’imballo, per consentire l’areazione ed impedire la formazione di condensa che può danneggiare irreparabilmente i prodotti. In particolar modo, l’imballo va sempre rimosso con la massima tempestività nel caso in cui non sia possibile mantenere la merce in luogo coperto dai raggi del sole.